Apre al Mao Museo d'Arte Orientale
la mostra 'Trad u/i zioni d'Eurasia. Duemila anni di cultura
visiva e materiale tra Mediterraneo e Asia Orientale', terzo
tassello del ciclo espositivo 'Frontiere liquide e mondi in
connessione' che punta ad analizzare le traiettorie artistiche e
le dinamiche culturali che hanno caratterizzato per secoli gli
scambi tra Asia e continente europeo. Dal 5 ottobre all'1
settembre 2024 i visitatori potranno ammirare preziose stoffe
d'oro e di seta, tessuti con iscrizioni ricamate, bruciaprofumi
zoomorfi in metallo che ribadiscono la centralità delle essenze
nelle società islamiche medievali: 150 oggetti in un percorso
che dà rilievo al colore - l'oro, il blu e il rosso - e alla
materia tra ceramica, tessuti, metalli, carta e pigmenti
coloranti. Nel corso dell'anno la mostra, che dopo Torino andrà
a Shanghai, si trasformerà attraverso la rotazione di opere e
l'introduzione di nuove tematiche con installazioni e
conferenze,
'Trad u/i zioni d'Eurasia', a cura di Nicoletta Fazio,
Veronica Prestini, Elisabetta Raffo e Laura Vigo, propone una
selezione di opere provenienti da importanti collezioni: accanto
a oggetti dell'Asia Centrale della collezione del Mao, trovano
spazio tessuti, ceramiche e miniature raramente esposti della
Fondazione Bruschettini per l'Arte Islamica e Asiatica,
metallistica khorasanica della Aron Collection e importanti
prestiti dal Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza,
dalla Chiesa di San Domenico di Perugia, dal Museo delle Civiltà
di Roma, dalla Galleria Sabauda - Musei Reali e da Palazzo
Madama di Torino.
Sarà pubblicato un booklet di approfondimento distribuito
gratuitamente, secondo la formula ormai consolidata del Mao.
Come per i precedenti progetti espositivi, anche questa mostra
propone un dialogo tra opere antiche e contemporanee. Il
progetto è dell'artista internazionale Yto Barrada
(franco-marocchina, nata nel 1971 a Parigi) ed è stato
realizzato con la Fondazione Merz, dove l'artista realizzerà una
mostra personale nell'autunno 2024.
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