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Da spray a stencil, l'Urban Art internazionale 'ridisegna' Osimo

Da spray a stencil, l'Urban Art internazionale 'ridisegna' Osimo

Mostra Pop Up!Attitude, Sten Lex, Eron, Gruppo OK, Joys

OSIMO, 19 agosto 2023, 14:20

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Anche un'opera del duo Sten Lex, sulla facciata dell'officina Graciotti Gomme in piazza Rosselli a Osimo (Ancona) partecipa a Pop Up!Attitude, la principale mostra italiana di Urban Art, in corso nella città marchigiana fino all'8 ottobre. Il lavoro di Sten e Lex è stato realizzato nei giorni scorsi, davanti agli occhi dei cittadini, con la tecnica Stencil Poster che li ha resi celebri in tutto il mondo.
    Il processo consiste nell'affissione di un manifesto stampato, che viene ritagliato a mano sul muro, la matrice di carta una volta ritagliata, viene dipinta di nero e infine distrutta per dare spazio all'opera finale. Gli agenti atmosferici distruggono lentamente nel tempo la matrice, svelando l'opera finale. Il concetto di stencil viene così portato al paradosso in quanto distruggendo la matrice, parte anch'essa dell'opera, viene meno la sua riproducibilità. Il processo di creazione diventa, nelle opere di Sten Lex, l'opera stessa.
    La loro ultima fatica figura nell'esposizione insieme a 70 lavori di 20 artisti, nel piano nobile del settecentesco Palazzo Gallo, curata da Monica Caputo e Gian Guido Grassi e realizzata con il patrocinio di Palazzo Blu di Pisa. Il percorso espositivo racconta le varie declinazioni dell'arte urbana, attraverso quattro focus monografici e una sezione storica, partendo dall'anima più ribelle e sociale propria dei Graffiti fino a quella monumentale delle manifestazioni istituzionali più recenti. La prima sala ospita il Gruppo OK (108, Alfano, Aris, Dem, Dr Pira e Mr Mondo), una delle crew di Graffiti maggiormente rivoluzionarie della scena italiana, i cui esponenti furono tra i primi ad abbandonare la componente alfabetica del Writing per addentrarsi in nuove ricerche a fine anni '90. La seconda sezione è "storica". E' una rassegna collettiva degli artisti Joys, Basik e Run, M City, 2501, che individuano rispettivamente quattro differenti filoni: l'analisi sul Lettering e il Post Graffiti, la Street Art, il neo muralismo figurativo e astrattista. Le sculture di Etnik, Muz e Peeta mostrano come questa modalità espressiva non si limiti a una dimensione pittorica. L'ala conclusiva di questo coinvolgente iter storico riguarda Zamoc, Allegra Corbo, Moneyless e Twoone, artisti che hanno interagito con lo spazio pubblico di Osimo realizzando opere d'arte urbana.
    Con i loro lavori, su legno combusto, tessuto, lavagna o light box, aiutano a comprendere la transmedialità di una ricerca che si arricchisce grazie alla varietà dei contesti operativi attraversati. Le tre sale monografiche finali introducono altrettanti colossi dell'arte urbana italiana. Dal già citato duo StenLex ad Eron, artista riminese, maestro della Spray Art, a Ericailcane, visionario inventore di personaggi fantastici e animali antropomorfi.
    Uscendo dall'imponente dimora del XVIII secolo, nell'adrone monumentale si incontra "Donna forma", un'installazione di Giorgio Bartocci che rende omaggio alla figura femminile. Le espressioni artistiche presenti nella mostra si riflettono nelle opere d'arte urbana contemporanea realizzate appositamente per la città di Osimo: dal mercato coperto pubblico alla hall di ingresso della funiculare che porta al centro della città, dalle facciate di un capannone industriale agli interni di una casa di riposo, fino alle bacheche in ferro battuto che accolgono una "Street Gallery" con opere Poster Art del collettivo artistico La Fulmine. L'evento, con la direzione artistica di PopUp Studio, è promosso dall'Associazione Mac Manifestazioni Artistiche Contemporanee di Osimo.
   

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