Inaugurato a Campo,
contrada di Tartano (Sondrio), il chiosco del "Ponte nel Cielo",
la passerella tibetana più alta d'Europa che, dall'apertura lo
scorso settembre, conta già oltre 70mila passaggi di turisti.
"In tanti mi avevano chiesto di realizzare un piccolo chiosco
per rispondere alle esigenze di chi si incammina sui sentieri
del parco delle Orobie. Ho accettato la sfida e, anche se taluni
mi hanno definito una 'pazza', mi sono licenziata dal posto
fisso di cassiera e addetta alle vendite dei prodotti freschi in
un supermercato di Talamona per contribuire al rilancio del
paese che tanto amo e che, negli anni passati, ha subito le
conseguenze dello spopolamento della montagna", racconta Manuela
Ciaponi, 37 anni, responsabile della gestione del chiosco "La
Bugiola", un'antica baita in pietra e legno con tetto in piode
che ha contribuito a costruire.
"Da quando c'è il Ponte a Campo, con partenza a 1050 metri,
il nostro piccolo paese è rinato" dice Renato Bertolini, alla
guida del Consorzio Pustaresc nato nel 2000 per dare un piccolo
acquedotto rurale alle baite dell'alpeggio Frasnino ora
collegate con l'altro versante della montagna dalla passerella
che rende più agevole la vita degli alpeggiatori. "I ristoranti
e gli alberghi hanno fatto assunzioni, perché gli ospiti sono
numerosi, le aziende agricole del territorio e i pastori vendono
i loro formaggi, salumi e miele ai numerosi visitatori che
provano l'ebbrezza di attraversare il Ponte nel Cielo - osserva
Bertolini -. Altri giovani hanno trovato lavoro nella
biglietteria (il ticket solo per gli adulti è di 5 euro, gratis
i bambini, obbligatoria la prenotazione online per le domeniche
e i giorni festivi per regolare gli afflussi ed evitare
invasioni), le piccole aziende edili sono state impegnate nella
realizzazione di interventi come la sistemazione di un sentiero
che ha reso più agevole l'accesso all'ingresso della passerella,
di un parcheggio e di servizi igienici a misura di disabili".
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