I nudi, le figure umane desolate, i
paesaggi urbani, la Roma di Trastevere, del Portico d'Ottavia,
il Tevere a Ponte Sisto e gli aeroporti: è il realismo
esistenziale di Valeriano Ciai, al quale il Museo Laboratorio di
Arte Contemporanea (MLAC) di Sapienza Università di Roma dedica
la mostra "Valeriano Ciai. Opere grafiche", allestita dal 6 al
28 ottobre. In coincidenza con l'esposizione pittorica
"Valeriano Ciai 1928 - 2013. Segni e Memorie", fino al 6
novembre al Museo di Roma in Trastevere, questa mostra si
concentra invece sull'aspetto grafico dell'opera dell'artista,
attraverso le incisioni, in bianco e nero, prevalentemente
calcografiche. I lavori esposti evidenziano dapprima
l'attenzione al chiaroscuro (nelle incisioni risalenti agli anni
'60), con oggetti e figure umane che diventano il centro
luminoso dell'opera; successivamente il segno dell'artista si fa
più netto, e il contrasto tra il bianco e nero dell'immagine
diventa più forte. Nel percorso, che documenta le fasi
artistiche vissute da Ciai, anche alcune tele dipinte.
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