Una selezione di trenta disegni
provenienti dalla collezione di Liliana Betti, scrittrice,
sceneggiatrice e regista, storica collaboratrice di Federico
Fellini, è al centro della mostra 'Lilian the Fighter' ospitata
al Fellini Museum-Palazzo del Fulgor di Rimini da oggi
(inaugurazione ore 17) all'1 aprile. Un lungo sodalizio
professionale e umano legò i due artisti per oltre vent'anni. In
quel periodo Betti fu segretaria di produzione, aiuto regista,
addetta stampa e responsabile del casting. Capace di
fronteggiare il difficile carattere di Fellini, Lilian the
Fighter, come la chiamava affettuosamente il regista, ha
contribuito alla nascita di capolavori come 8 ½, Giulietta degli
spiriti, Toby Dammit, Il Casanova di Federico Fellini, fino a La
città delle donne, che la vede per l'ultima volta sul set con
Fellini nel 1980.
Il Fondo Liliana Betti comprende 109 disegni autografi e
sette cartoline postali acquistati dal Ministero della Cultura,
che ne ha affidato la custodia e la valorizzazione al Fellini
Museum. La maggior parte dei disegni sono schizzi realizzati
probabilmente sul set, nelle pause fra un ciak e l'altro, con
fumetti e scritte scherzose che esprimono simpatia, confidenza,
affetto e stima e offrono una visione non solo del mondo degli
affetti privati di Fellini, ma anche della grande importanza che
aveva il disegno nel suo processo creativo. Come scrive Enrico
Ghezzi, "i quasi centocinquanta disegni e disegnini, omaggi o
messaggi o fili di fumo spediti o dati a una sua collaboratrice
fondamentale (Liliana Betti, anche se vorrebbe voglia qui di
deformarla fellinianamente in 'ligliana'), o lasciati immagino
su un tavolino e da essa ricuperati o salvati, non sono meno
affascinanti e illuminanti della trama fantastica dei disegni di
quell'autoenciclopedia onirica di Fellini che è il Libro dei
Sogni".
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