L'olio di Pompei prodotto con le
olive delle aree verdi del Parco archeologico, ad un anno dalla
prima produzione, ha ricevuto il riconoscimento di
certificazione IGp Campania.
Lunedì 30 ottobre dalle ore 11.00 a Pompei, presso l'Orto dei
Fuggiaschi (Regio I, insula 21, civico 6), i visitatori potranno
assistere alla frangitura (estrazione con frantoio) delle olive
appena raccolte e potranno degustare l'olio Pùmpaiia. Utilizzare
i metodi e le tecniche della raccolta delle olive utilizzati nel
mondo romano, illustrati anche da autori come Columella e Plinio
il Vecchio, significa garantire il pieno rispetto delle piante,
salvaguardare la biodiversità e garantire la piena sostenibilità
ambientale. È quanto sta realizzando il Parco archeologico di
Pompei con il vasto patrimonio di ulivi presenti nei siti di
propria competenza, grazie alla collaborazione con Unaprol e
Aprol Campania. L'attività si inserisce nel più ampio progetto
di Azienda agricola Pompei, un progetto teso alla
riqualificazione e valorizzazione del patrimonio naturale del
Parco.
La raccolta delle olive viene effettuata presso tutti i siti
del Parco e, in particolare, a Stabia e a Civita Giuliana dove
sono presenti, in continuità con il mondo arcaico, le cultivar
Minucciola, Ogliarola, Olivella, Pisciottana, Ravece,
Rotondello, oltre la Nostrale oggi a rischio di estinzione.
Presso l'orto dei fuggiaschi, lunedì 30 la raccolta e frangitura
delle olive sarà effettuata utilizzando un piccolo molitore, e a
seguire "I Ragazzi di Plinio", giovani del territorio con
autismo e/o disabilità cognitiva impegnati in attività
agricoltura sociale nei siti del Parco a cura del Cooperativa
sociale Il Tulipano Onlus, con il supporto dei neuropscichiatri
infantili dell' università Federico II di Napoli ed i terapisti
centro medico riabilitativo di Pompei, provvederanno a
organizzare gli assaggi dell'olio Igp di Pompei.
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