di Ida Bini
Vermeer, Rembrandt, Potter, Steen,
Rubens: i grandi pittori olandesi dei secoli XVII e XVIII, i cui
capolavori sono esposti nel piccolo ma ricchissimo museo
Mauritshuis de L'Aia, si possono ammirare nel modo più
realistico possibile grazie al formato giga pixel dell'app
Second Canvas. Oltre alle sue consuete visite virtuali, dunque,
il museo olandese consente di entrare nelle sue 15 sale e
ammirare, quasi sfiorandoli, i 36 capolavori dei grandi artisti
fiamminghi. L'app gratuita, disponibile su AppStore o Google
Play, permette di esplorare come in un film tutta la collezione
del museo attraverso immagini ad altissima risoluzione e con
narrazioni multimediali, creando visite "aumentate", cioè che
coinvolgono a 360 gradi, integrando l'esperienza fisica. Per
questo motivo il Mauritshuis è il primo museo al mondo a essere
interamente digitalizzato in gigapixel.
L'emergenza sanitaria ci aveva già abituato a entrare nei musei
solo virtualmente ma con l'aiuto della tecnologia ora possiamo
continuare ad avvicinarci all'arte, ammirando le opere in tutte
le dimensioni, completando la visita con maggiori informazioni e
dettagli sempre più precisi. Ecco, dunque, che possiamo
"sostare" tranquillamente davanti alla "Ragazza con l'orecchino
di perla" o alla "Veduta di Delft" di Vermeer, soffermandoci ad
ammirare anche il più piccolo dettaglio di ogni pennellata. Due
le opzioni di visita disponibili nel Mauritshuis: un itinerario
guidato in inglese e una visita libera, che permette di muoversi
nelle sale disposte sui due piani. Alcune opere, inoltre,
offrono l'opzione di passare dall'immagine fotografica a quella
a infrarossi, permettendo al visitatore di scoprire modifiche e
cancellazioni operate dall'artista in corso d'opera, come nel
"Peccato originale" di Rubens, dove l'immagine a infrarossi
mostra due cani che non compaiono nel dipinto finito.
Per maggiori informazioni: mauritshuis.nl
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