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Le porcellane senza tempo di Bai Ming

Le porcellane senza tempo di Bai Ming

Oltre 80 opere nella mostra 'At the Crossroads of Worlds'

ROMA, 24 aprile 2024, 11:07

Redazione ANSA

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E' la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma a ospitare in Italia fino al 30 giugno la prima personale dell'artista cinese Bai Ming. La mostra 'At the Crossroads of Worlds' celebra l'artista cinese e la sua elegante capacità di utilizzare materiali e approcci diversi, sia antichi sia sperimentali, in equilibrio tra tradizione e modernità, perfezione e imperfezione, materiale e concettuale. Oltre 80 opere, che ripercorrono più di trent'anni di attività, dal 1993 a oggi, svelano le tante sfaccettature della produzione di Bai Ming, opere senza tempo, reinterpretate dall'artista con la sensibilità di un uomo contemporaneo. Nei suoi viaggi, in occasione di residenze, mostre e visite, Bai Ming ha avuto la possibilità di conoscere e confrontarsi con la cultura occidentale, senza tuttavia perdere il senso di appartenenza e il legame con le sue origini. Il titolo della mostra, 'Crocevia di mondi', curata da Jean-Louis Andral, direttore del Musée Picasso di Antibe, si riferisce a opere che ci spingono a liberarci della visione occidentale dell'arte cinese moderna, invitandoci a includerla nel nostro universo spirituale. La mostra romana vuole proprio testimoniare il profondo legame tra creatività antica e contemporanea alla base dell'operato dell'artista e mettere in luce la straordinaria capacità di Bai Ming di attraversare e fondere le opposte influenze. Formatosi nell'arte della porcellana, una delle invenzioni dell'antica Cina, Bai Ming è considerato oggi tra i maggiori artisti al mondo nell'impiego di questo materiale. Predilige l'uso della porcellana decorata in bianco e blu, introdotta in Cina intorno al 1330 da artigiani di origine persiana, ma ha poi reinventato questa decorazione con smalti e ossidi in riccioli e spire. La sua è una decorazione pittorica che evoca paesaggi dove vagare e scoprire elementi tradizionali dell'arte paesaggistica cinese: rocce, montagne, piante, fiumi e nuvole. Questa reinvenzione di forme d'arte tradizionali si riflette anche nelle installazioni, che interagiscono con la luce e lo spazio, e nei dipinti, che rivisita la tradizione cinese utilizzando l'inchiostro e la lacca.
   

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