Il consorzio del vino
Doc Montecucco sbarca a Vinitaly in spazi più ampi con
l'obiettivo di rafforzare la propria presenza nei mercati di
riferimento - Usa, Centro e Nord Europa, oltre che naturalmente
l'Italia - ma anche per individuare nuovi spazi all'estero,
grazie ai preziosi incontri con i buyer internazionali.
La Doc Montecucco, 65 aziende socie in Maremma nei
territori di Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano,
Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano
(Grosseto), vale oltre 1 milione di bottiglie e 500 ettari di
vigneto vocati alle denominazioni Doc e Docg su una superficie
potenziale di 800 ettari, ed esporta all'estero il 60% del
totale annuo imbottigliato, soprattutto in Nord America, Nord
Europa, Germania, Paesi Bassi e Svizzera e con una presenza
significativa in Asia a cominciare dal Giappone. A Verona
l'impegno sarà di allargare la presenza sui mercati esteri.
"Guardiamo al futuro con ottimismo, con la volontà di
evolverci e di rispondere ai nuovi trend di consumo senza però
mai perdere di vista l'identità territoriale e i valori che
hanno fatto apprezzare la nostra Denominazione nel mondo -
afferma Giovan Battista Basile, confermato presidente eletto
del Consorzio - anche nel contesto di Vinitaly intendiamo dare
una spinta importante al Rosso Doc e al Vermentino che, grazie
ai buoni livelli di acidità resi possibili dalla nostra
collocazione territoriale e all'ottimo rapporto qualità-prezzo,
si sposano perfettamente con le esigenze della nuova generazione
di consumatori, alla ricerca di una bevuta sempre più facile e
non impegnativa non solo per il palato, ma anche per il
portafoglio".
La produzione biologica imbottigliata di vino Montecucco è
l'85% del totale.
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