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Veneto traina la vendemmia al Nord, ma cresce meno di Lombardia

Veneto traina la vendemmia al Nord, ma cresce meno di Lombardia

Seconda per produzione è la Puglia ma con un calo annuo del -25%

ROMA, 12 settembre 2023, 11:17

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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(Vedi ANSA "Vendemmia leggera con 44 milioni di vino...") Il Veneto, con 13 milioni di ettolitri prodotti, traina la vendemmia al Nord ma cresce del 5%, ovvero meno della Lombardia che, con 1,2 milioni di ettolitri cresce, del 15% rispetto al 2022. Seconda in Italia per produzione è la Puglia, con 7,6 milioni di ettolitri, ma con un calo annuo del -25%. Lo indicano le previsioni dell'Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini (Uiv), presentate al Ministero della Sovranità Alimentare, dell'Agricoltura e delle politiche forestali. A pesare, sottolinea il report, gli effetti ormai cronici dei mutamenti climatici che, con +70% le giornate di pioggia sui primi 8 mesi dell'anno scorso, "hanno determinato importanti differenze tra regioni".
    In particolare, nel Nord Ovest si assiste all'importante ripresa della Lombardia (+15%), seguita da quella più moderata di Valle d'Aosta (+10%) e Liguria (+5%) e con una sostanziale tenuta del Piemonte (-2%). Il Nord-Est è trainato dalla locomotiva Veneto (13 milioni di ettolitri, con un +5), nonostante tutto in lieve crescita rispetto allo scorso anno grazie anche all'entrata in produzione dei nuovi impianti. Il Trentino-Alto Adige (+1,5%) non si discosta di molto dai livelli dello scorso anno, mentre perdono punti Friuli-Venezia Giulia (-10%) ed Emilia-Romagna (-4,5%).
    Più omogenea è la situazione al Centro-Sud caratterizzata da flessioni che vanno dal 20 fino al 45 per cento, con vendemmie previste molto più scariche soprattutto sulla dorsale Adriatica, ovvero Marche (-25%), Umbria (-20%), Abruzzo (-40%, Molise (-45%), Puglia (-25%), Calabria (-32%), Basilicata (-30%) ma anche in Toscana (1,8 milioni, -20%), Lazio (-20%), Campania (-30%), Sicilia (-30%) e Sardegna (-20%).
    A spiegare il quadro, sottolinea l'Osservatorio Assoenologi, le abbondanti e frequenti precipitazioni primaverili che hanno creato le condizioni favorevoli alla Peronospora, ma anche a altre malattie come Oidio e Flavescenza Dorata, penalizzando molti vigneti, specie del Centro-Sud: le continue piogge "in alcuni casi hanno impedito di entrare in vigna per fare i trattamenti e in altri ne hanno vanificato gli effetti".
   

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