A far temere il blocco dei fondi era stata l'interpretazione delle linee guida sull'Ocm vino data dall'Esecutivo Ue, secondo cui se un beneficiario ha preso finanziamenti per 5 anni per la promozione in un determinato paese terzo non può più godere del sostegno Ue per lo stesso tipo di azioni nello stesso mercato.
Criterio che se applicato alla lettera e da subito avrebbe fatto saltare operazioni di promozione per il vino italiano in mercati cruciali come gli Usa. Nella lettera la Commissione chiarisce che le nuove norme si applicano dal 2016, consentendo quindi di 'salvare' i programmi fino al 2020/21, e che non è esclusa la possibilità che i produttori possano avere accesso ai finanziamenti se presentano domanda per un nuovo progetto, anche se con obiettivo lo stesso mercato terzo.
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