Federvini e Assoenologi, nell'ambito
dell'accordo "Vino Patrimonio Comune", danno vita a Vintegra, un
sistema specializzato e garantito di servizi integrati basato
sui principi dell'economia della condivisione, la sharing
economy, e dell'accesso anziché della proprietà, con l'obiettivo
di ottimizzare gli investimenti delle imprese per le loro
necessità tecniche. "Vogliamo applicare i principi della sharing
economy all'interno della filiera vitivinicola" afferma Riccardo
Cotarella, presidente Assoenologi "mettendo a sistema la
professionalità dell'Enologo. Questo vuol dire avere la
possibilità di portare a fattor comune competenze e tecniche per
parlare al mondo con un'unica voce di eccellenza e qualità".
"L'esigenza di un coordinamento è sempre più urgente" ha
detto Sandro Boscaini, presidente di Federvini "partendo dalla
necessità di avere una qualità reale e percepita sempre più alta
ed uniforme: ogni singolo prodotto è oggi ambasciatore del
'saper fare' italiano e quindi deve poter attingere da una rete
di competenze tecniche, culturali e promozionali che devono
diventare patrimonio comune".
Si partirà, quindi, nel 2018 con la individuazione di
laboratori qualificati da Assoenologi e Federvini, dotati di
strutture di alto livello per collaborare al miglioramento dei
prodotti e dei processi. La variazione in atto nelle condizioni
climatiche e la velocità con cui cambiano gli stili di vita e
gli approcci al consumo, oltre che la sempre maggiore importanza
che acquisiscono i nuovi mercati, rendono necessario e urgente
il contributo della ricerca e la conseguente implementazione sia
in vigneto sia in cantina che nella comunicazione nei
mercati.
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