Lo spaghetto al pomodoro è già
diventato la prima scelta degli affezionati clienti del Caruso
Nuovo Bistrot all'interno del Grand Hotel et de Milan nel cuore
della città meneghina. Merito della salsa preparata con i
pomodori coltivati personalmente da Gennaro Esposito, lo chef di
Vico Equense che ha preso in mano le redini del raffinato
bistrot. Ad eseguire le creazioni del due stelle Michelin
campano, l'executive chef Francesco Potenza, anche lui campano
da Torre del Greco, che Esposito ha chiamato a Milano.
La storia dello storico albergo dura da 150 anni, qui sono
scesi Giuseppe Verdi, Maria Callas e Rudolf Nureyev solo per
citarne alcuni e l'atmosfera di esclusività informale perdura
anche tra i tavoli del bistrot. Una cucina che richiama i sapori
di casa, concreta e semplice nella perfetta esecuzione.
"Insalata di mare contemporanea" per iniziare sognando la
penisola sorrentina, oppure "Ossobuco insolito" con selvaggina,
friarielli e composta di clementine. Per proseguire si va dalla
"Minestra di pasta mista con pesci di scoglio" una golosa
tipicità mediterranea" ad una esecuzione che rispecchia Milano
dei "Rustin negàa con bietole al pepperoncino e ragù di funghi".
Esposito ha composto una proposta tutta italiana e
dall'inizio di marzo entreranno in menu alcuni piatti dedicati
ad uno specifico territorio gastronomico. Si comincia con
l'Oltrepò Pavese, grazie alla selezione di piccoli artigiani del
gusto produttori di salumi, formaggi, ortaggi. Carta dei vini
ricercata e originale con una sezione francese davvero
intrigante. Da provare il "Babà napoletano con crema pasticcera
e frutta di stagione".
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