Un luogo simbolo per Milano che
transita ancor più dal suo passato di enoteca a quello di luogo
di ritrovo tra cibo e vino, con una spinta in più per la "nuova
era dell'happy hour milanese" che esce dai canoni dell'apericena
e si propone à la carte. Dopo circa un mese e mezzo di lavori ha
(ri)aperto i battenti Enoteca Moscatelli, corso Garibaldi 93,
insegna storica (prima apertura poco dopo la metà
dell'Ottocento) e dall'anno 2000 ben condotta dalla famiglia
Pattini, insieme al vicino panificio e ad altre insegne in
città.
Le declinazioni del pane hanno, giocoforza, un ruolo
importante, a partire dalla colazione: una forte sinergia con
Eros Buratti della Casera di Verbania, competente selezionatore
di formaggi e non solo, è tra i punti di forza di un'insegna
che, oggi, punta dritto anche sulla ristorazione, in primis la
pausa pranzo ma si guarda, presto, anche a un'apertura serale.
Ma il legame più stretto, giocoforza, resta quello con il vicino
panificio sempre gestito Angelo Pattini con il supporto della
figlia Katia e del genero Alberto Romano.
Colazione partita in grande stile nel giorno d'apertura, sia
con le proposte dolci (lunghissima vetrina di croissant e
brioche al banco, ma ci sono anche le torte a porzione) che
salate (ad esempio focaccine e pane alle olive). Per il pranzo
di mezzogiorno si punta molto sulla pausa pranzo smart e di
qualità, con le nuove piastre che di Ingresso invertito rispetto
al passato e ampia sala con tavoli e parquet di legno,
illuminazione calda e un mobile enoteca.
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