"L'ambizione che ci ha mosso a
organizzare, per la prima volta, una fiera internazionale
dedicata al nostro tartufo è quella di restituire a un prodotto
di eccellenza il posto che merita, per la sua identità, qualità
e storia, intorno a cui va rafforzato ora un sistema produttivo
e imprenditoriale e per il quale occorrono forti azioni di
internazionalizzazione". Lo ha detto il vicepresidente della
Giunta regionale d'Abruzzo con delega all'Agricoltura, Emanuele
Imprudente, in apertura della conferenza stampa di oggi
all'auditorium di palazzo Silone a L'Aquila, della prima
edizione della Fiera internazionale dei Tartufi d'Abruzzo che si
terrà da venerdì 9 a domenica 11 dicembre prossimi nel parco del
Castello cinquecentesco, a ridosso del centro storico del
capoluogo abruzzese.
L'evento, voluto in particolare da Imprudente, è sostenuto da
una legge regionale approvata dal Consiglio regionale abruzzese
e vedrà la partecipazione di 42 stand, oltre 60 aziende, con
convegni scientifici, masterclass, intrattenimenti ed eventi
culturali itineranti, truck food per la degustazione di piatti a
base di tartufo e la presenza di dieci buyer internazionali. Ci
sarà un laboratorio del gusto con gli studenti degli istituti
agrari e alberghieri abruzzesi e "Mani in pasta", esperienza
sensoriale con l'Unione italiana ciechi.
"Il nostro tartufo - ha aggiunto Imprudente - per anni ha
fatto la fortuna di altre regioni, che acquistavano da noi la
materia prima: ora la priorità è potenziare in loco tutta la
filiera di trasformazione e commercializzazione. Il programma
della Fiera è stato dunque costruito intorno a questa pluralità
di esigenze, coinvolgendo produttori, buyer internazionali,
esperti dal punto di vista scientifico ed economico, il mondò
delle scuola e delle università".
L'evento è promosso dalla Regione Abruzzo attraverso
l'Azienda regionale attività produttive (Arap), nel suo ruolo di
soggetto attuatore, in collaborazione con il Comune dell'Aquila,
le Camere di commercio Gran Sasso d'Italia e Chieti Pescara,
Arta Abruzzo e le associazioni di settore. Presenti alla
conferenza stampa sono stati, oltre al vicepresidente
Imprudente, il vicesindaco di L'Aquila, Raffaele Daniele, il
presidente dell'Arap, Giuseppe Savini, il presidente della
Federazione nazionale associazione tartufai italiana (Fnati),
Fabio Cerretano, il direttore generale dell'Arta, Maurizio
Dionisio, il presidente della Camera di commercio Gran Sasso
d'Italia, Antonella Ballone, il presidente della Camera di
Commercio Chieti Pescara, Gennaro Strever. Il presidente Savini
ha ringraziato innanzitutto "donne e uomini dell'Arap, per il
grande sforzo organizzativo, e la Regione Abruzzo che a partire
dalla missione all'Expo di Dubai, ci concede fiducia come
braccio operativo per eventi di grande spessore. Non era mai
accaduto. Arap ha messo in campo anche in questa occasione
professionalità e piattaforme di business intelligence,
stringendo collaborazioni con le università pubbliche e private,
in particolare per definire le strategie di aggressione dei
mercati esteri, che grandi potenzialità riservano anche al
nostro tartufo, nella evidenza che i prodotti della terra sono
elementi vitali anche per rinvigorire l'industria abruzzese".
Cerretano ha ricordato che "la nostra rete associativa da anni
chiedeva l'istituzione di una fiera internazionale qui in
Abruzzo, ed ora questo sogno è diventato realtà. Il tartufo è un
profumo di cui l'Abruzzo è ricchissimo. Abbiamo tutte e nove le
varietà dei tartufi edibili, sette neri e due bianchi. Parliamo
di un fungo ipogeo patrimonio dell'Unesco, indice di
biodiversità, che può trainare la conoscenza e la
commercializzazione di altri prodotti di eccellenza".
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