"Una scelta, - denuncia la Coldiretti, - che colpisce prodotti simbolo del Made in Italy come il vino, di cui l'Italia, principale produttore, è il più ricco di piccole tipicità tradizionali, che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato, e che rischiano invece di essere condannate all'estinzione".
Secondo la Coldiretti, il giusto impegno della Commissione per tutelare la salute dei cittadini "non può tradursi in decisioni semplicistiche, che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti, indipendentemente dalle quantità consumate. L'equilibrio nutrizionale va infatti ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera, e non certo condannando lo specifico prodotto".
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