- I giovani di Confagricoltura (Anga) e xFarm Technologies, la tech company che punta alla digitalizzazione del settore agroalimentare, lanciano un progetto incentrato sull'agricoltura rigenerativa.
L'obiettivo, come precisato in una nota, è testare e valutare l'efficacia delle pratiche proprie di questo sistema di gestione dei terreni agricoli, e quindi definire delle linee guida rispetto alla loro implementazione nei vari ambiti produttivi.
32 le aziende selezionate in tutta Italia per una sperimentazione che le vedrà protagoniste per i prossimi tre anni. Seminativo, risicolo e frutticolo (olivicoltura e viticoltura) i settori coinvolti. .I risultati emersi da un sondaggio su oltre 900 imprese agricole raccontano di come il 50% dei risponditori applichi una rotazione minore di due anni (25% mono-successione) e il 28% utilizzi in maniera sistemica le colture di copertura (cover-crops), mentre il 65% dichiara di utilizzare ammendanti organici. Il 95% ritiene necessario intraprendere un cambiamento verso pratiche più sostenibili e il 67% afferma di aver già avviato un percorso in questo senso.
In questa prima fase, che ha preso avvio nel marzo 2024, i tecnici di xFarm Technologies e dss+, in accordo con i consociati Anga, stanno pianificando e portando avanti le attività di campionamento e analisi del suolo atte a rilevare le condizioni dei terreni prima di implementare le nuove pratiche di agricoltura rigenerativa (il cosiddetto "tempo zero"), in modo da verificarne l'efficacia nel migliorare la salute del terreno, in particolare per quanto concerne il contenuto di carbonio organico (SOC, Soil Organic Carbon). Alla fine del percorso verranno definiti dei protocolli di agricoltura rigenerativa adatti ai diversi focus produttivi.
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