"Avendo certezza che il nostro
impegno sia in loro favore non ho alcun timore a incontrarli
personalmente, quindi anche senza avvertire e me ne scuso, le
forze dell'ordine, ho scelto di non fare incontri blindati
protetti con agricoltori selezionati ma di affrontare quelli che
erano in piazza senza sapere chi fossero, avendo però la
possibilità di condividere con loro la stessa aspettativa,
quella di rimettere al centro l'agricoltura, come in Italia
abbiamo fatto, ma farlo anche in Europa che invece ha messo in
ginocchio l'agricoltura con visioni ideologiche che hanno teso
a creare una dicotomia tra ambiente e agricoltore". Così oggi a
Roma il ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e
delle foreste Francesco Lollobrigida a margine
dell'inaugurazione della sede nazionale di Federcaccia.
"L'agricoltore - ha aggiunto - per migliaia di anni ha
mantenuto l'ambiente, lo ha curato, ha permesso ad aree deboli
di avere un'economia che evitasse lo spopolamento, a un certo
punto l'Europa ha deciso che non coltivare era meglio che
coltivare quindi ha cominciato a pagare gli agricoltori prima
tanto, per convincerli a non coltivare, e poi ha smesso di
dargli contributi sufficienti fino ad arrivare oggi a non
pagarli nemmeno il costo di produzione che evidentemente li
mette in condizione di non avere un reddito sufficiente ad
arrivare all'esasperazione. Molti agricoltori più esasperati
degli altri, quasi tutti in buona fede, manifestano e dicono
con estrema chiarezza che il problema non è qui in Italia ma in
Europa e oggi anche in Europa ci sono manifestazioni molto
importanti. Possiamo apprezzare però che anche grazie al nostro
lavoro, molto netto e molto forte su questo tema, sta cambiando
qualcosa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA