E' iniziata la raccolta del cotone 100% italiano grazie alla riscoperta di una fibra naturale che fra Puglia e Sicilia avviene su oltre 300 ettari. E' quanto emerge dall'analisi della Coldiretti nel report '2023, il ritorno del cotone italiano' diffuso in occasione dell'entrata in azione delle raccoglitrici nei campi della Capitanata, in contrada Valle di Iaccio a San Severo in provincia di Foggia, nell'azienda agricola Luciani. Come viene evidenziato da Colrdiretti la pianta del genere 'Gossypium', appartiene alla famiglia delle Malvacee, teme il freddo e la carenza d'acqua, cresce bene in zone molte esposte al sole e alla luce e si adatta a vari tipi di terreno. "Dopo circa tre mesi dalla semina - spiega Coldiretti - le piante sono già cresciute e hanno l'aspetto di arbusti di media altezza".
Il cotone italiano 2023 è di "qualità eccellente, anche per la nuova varietà a fibra media", con una produzione di oltre 35 quintali ad ettaro, con quotazioni di 140 euro al quintale se biologico e 110 euro al quintale se tradizionale. La coltivazione, informano da Coldiretti, costa tra gli 800 e i 1.200 euro ad ettaro per l'acquisto dei semi, la concimazione, l'irrigazione, la manodopera, il gasolio per i macchinari e la raccolta.
Esiste, viene precisato, una sola varietà nazionale ufficiale, la 'Gela' alla quale "la ricerca agronomica sta cercando di affiancare altre varietà che ben si adattano al territorio italiano". Aldilà della tessitura per l'abbigliamento, il cotone "ha un utilizzo molteplice - conclude Coldiretti - dal mangime per la zootecnia all'olio per cosmesi e farmaceutica, mentre la pianta, in grado di raggiungere anche i tre metri di altezza a seconda della varietà, può essere ridotta in trucioli da sfruttare come combustibile nelle centrali termiche per il recupero energetico della biomassa vegetale".
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