In questi ultimi anni il settore, trainato dal suo valore aggiunto in termini di servizio fornito al cliente (un prodotto sano, pronto all'uso e senza scarto), è cresciuto costantemente: dal 2014 al 2019, i consumi dei prodotti di IV gamma sono incrementati del 30% a valore e del 35% a volume. Dopo una flessione solo temporanea a causa della pandemia nel 2020, il 2021 mostra nuovamente un trend positivo, con 20 milioni di famiglie che acquistano abitualmente prodotti ortofrutticoli di IV gamma. Il comparto dei prodotti di IV gamma in Italia, con un fatturato che ha quasi raggiunto il miliardo di euro, crea costantemente occupazione sia nel settore agricolo che industriale. "Nella Piana del Sele sorge il secondo polo della quarta gamma d'Italia, nato proprio come gemmazione del primo che si estende tra Bergamo e Padova e che rappresenta un esempio importante di eccellenza produttiva e sinergia tra i territori.
Tra i sette comuni di Eboli, Battipaglia, Pontecagnano Faiano, Bellizzi, Montecorvino Pugliano, Capaccio e Serre in dieci anni sono sorte circa 3.000 aziende con un'occupazione di 9mila persone circa che realizzano un fatturato annuo di 2,5 miliardi (in crescita costante del 15% annuo), per il 30% all'estero. Il settore, che ha dimostrato grande senso di responsabilità e sacrifici in piena pandemia, sta già andando nella direzione di una agricoltura sempre più Green prevista dal Green Deal europeo e dal PNRR" ha sottolineato infine Antonio Salvatore, vice presidente di Unaproa.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA