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Il caldo anticipa le primizie di un mese

Il caldo anticipa le primizie di un mese

Coldiretti, a Roma si vendono già fragole, carciofi romaneschi, agretti, zucchine e erbe spontanee

ROMA, 18 marzo 2019, 12:50

Redazione ANSA

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Primizie (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Primizie (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Primizie (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

ROMA - Dalle fave agli asparagi, dal carciofo romanesco, alle fragole e agli agretti, il clima ha anticipato di un mese le primizie.
Le prime fave sono già raccolte nel Lazio con quasi un mese di anticipo, in Puglia i piselli hanno accelerato di due settimane e sono pronti al consumo e nel Veneto e gli asparagi sono maturati oltre 10 giorni prima del normale mentre nei banchi di Campagna Amica di Roma gli agricoltori vendono già anche le fragole, il carciofo romanesco, gli agretti, le zucchine e le erbe spontanee. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sui mercati degli agricoltori di Campagna Amica sugli effetti concreti dei cambiamenti climatici alla fine dell'inverno 2019 in occasione dell'ultimo weekend alla vigilia della primavera dedicato all'arrivo delle primizie in tutta Italia.

"Il caldo anomalo - sottolinea la Coldiretti - ha mandato in tilt le coltivazioni nei campi lungo tutto lo stivale e stravolto completamente le offerte stagionali normalmente presenti su scaffali e bancarelle in questo periodo dell'anno".

"Il surriscaldamento - continua la Coldiretti, colpisce le imprese agricole con lo sconvolgimento dei normali cicli colturali che impatta sul calendario di raccolta e sulle disponibilità con effetti concreti anche per i consumatori che sono costretti a fare i conti con le fluttuazioni anomale dell'offerta e dei prezzi dei prodotti".

"L'agricoltura - conclude - è l'attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli. Una nuova sfida per le imprese agricole che - conclude la Coldiretti - devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio". 

Primizie nel menu di 1 italiano su 3
Dopo un lungo inverno con il cambio di stagione si riscopre la voglia di portare in tavola nuovi prodotti con quasi un italiano su tre (32%) che coglie l'occasione dell'arrivo delle primizie per rinnovare il menu. E' quanto emerge dall'indagine on line su sito www.coldiretti.it divulgata in occasione dell'ultimo week end prima della primavera dedicato da Campagna Amica agli effetti concreti dei cambiamenti climatici sulla spesa degli italiani con le primizie e le erbe spontanee che arrivano quest'anno sui banchi dei mercati in forte anticipo a causa di un inverno anomalo.

"L'arrivo della primavera - sottolinea la Coldiretti - porta con sè un'impaziente voglia di colori e profumi, soprattutto in cucina dove si rivedono le abitudini alimentari e si preparano ricette ricche di sapori, vitamine sali minerali e fibre con la nuova offerta di stagione. Una novità che stravolge gli acquisti degli italiani di frutta e verdura che nel 2018 hanno fatto segnare il record da inizio secolo con un quantitativo pari a circa 9 miliardi di chili, in aumento del 3% rispetto l'anno precedente".

L'andamento positivo dei consumi, spiega ancora la Coldiretti, "è spinto soprattutto alle preferenze alimentari dei giovani che fanno sempre più attenzione al benessere a tavola. Una netta inversione di tendenza rispetto al passato con un andamento positivo favorito anche da nuove modalità di consumo sospinte anche dalla disponibilità di tecnologie casalinghe low cost per preparare centrifugati e snack per grandi e piccini"

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