/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Fao, cresce lavoro minorile, 108 milioni baby-contadini

Fao, cresce lavoro minorile, 108 milioni baby-contadini

Da 2012 per conflitti e disastri naturali sono 10 milioni in più

ROMA, 13 giugno 2018, 14:09

Redazione ANSA

ANSACheck

Fao, cresce lavoro minorile, 108 milioni baby-contadini © ANSA/EPA

Fao, cresce lavoro minorile, 108 milioni baby-contadini © ANSA/EPA
Fao, cresce lavoro minorile, 108 milioni baby-contadini © ANSA/EPA

Dopo anni di costante declino ha ripreso a crescere il lavoro minorile in agricoltura. Conflitti prolungati, disastri naturali legati al clima e quindi migrazioni forzate hanno fatto sì che i bambini nei campi siano passati dal 2012 a oggi da 98 milioni a 108 milioni. Una preoccupante tendenza che non solo minaccia il benessere di milioni di minori, ma mina anche gli sforzi per porre fine alla fame e alla povertà. A dirlo è la Fao, in occasione della Giornata mondiale contro il lavoro minorile.

Le famiglie nei campi profughi siriani in Libano, ad esempio, spesso ricorrono al lavoro minorile per assicurare la sopravvivenza della famiglia. I bambini rifugiati svolgono una serie di compiti: lavorano nella produzione di aglio, nelle serre per la produzione di pomodori, nella raccolta di patate, fichi e fagioli. Sono spesso esposti a molti pericoli e rischi, come pesticidi, scarsa igiene del campo, alte temperature e affaticamento.

"I bambini che lavorano per lunghe ore continueranno a ingrossare le fila degli affamati e dei poveri - dichiara il vice direttore generale della Fao, Daniel Gustafson - le loro famiglie dipendono dal loro lavoro e questo priva i bambini dell'opportunità di andare a scuola". Visto che oltre il 70% del lavoro minorile in tutto il mondo si svolge in agricoltura, secondo la Fao, è fondamentale che le politiche nazionali se ne occupino e affrontino e la questione a livello di nucleo familiare. "Dobbiamo spezzare questo circolo vizioso - ha commentato ancora Gustafson - se vogliamo ottenere progressi verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Fame Zero non è possibile senza Zero lavoro minorile".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza