Nell'attuale fase stagionale con i
cereali in campo, le piante da frutto pronte per la raccolta
come le verdure, la grandine è l'evento più temuto dagli
imprenditori agricoli per la perdita dell'intero raccolto dopo
un anno di lavoro. E' quanto afferma la Coldiretti in relazione
all'allerta gialla della protezione civile che interessa la
Penisola con nubifragio e grandine, dopo un mese di aprile in
cui sono cadute il 55% di precipitazioni in meno e che si
classifica comunque come il più caldo dal 1800, con una
temperatura superiore di addirittura 3,5 gradi la media del
periodo di riferimento.
Il risultato del clima impazzito - sottolinea la Coldiretti -
nel 2018 ha già provocato danni all'agricoltura per oltre 400
milioni di euro. "Siamo di fronte all'ultima perturbazione in un
inizio di anno iniziato con neve, pioggia e gelo che ha
distrutto gli ortaggi in campo e provocato perdite consistenti
nelle piante da frutto e soprattutto gli ulivi con almeno 25
milioni di piante colpite dalla Puglia all'Umbria, dall'Abruzzo
sino al Lazio con danni che, a seconda delle regioni,
incideranno tra il 15% e il 60% della prossima
produzione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA