"Sostenibilità ambientale vuol dire migliorare la qualità delle produzioni, limitando l'impatto di fattori potenzialmente dannosi per l'ambiente, ma non significa rinunciare al reddito. Garantire la sostenibilità economica e l'attività sociale sul territorio è un dovere che sentiamo sulle nostre spalle e riteniamo di dover lavorare insieme alle altre Nazioni in questo senso". Così il Ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, intervenendo alla sessione di lavoro "Promuovere catene di approvvigionamento resilienti e sostenibili" del Global Forum for Food and Agriculture (Gffa) in corso a Berlino. Lo riporta un comunicato del dicastero.
"L'Italia ha puntato su qualità e distribuzione equilibrata delle filiere. Quest'anno investiamo circa due miliardi e mezzo consapevoli che bisogna investire per rafforzare questo modello, evitando una concorrenza basata esclusivamente sul prezzo. L'Italia investe sul diritto dei lavoratori, sull'ambiente, e questo ha un costo. Quindi le forme di concorrenza devono essere regolate tenendo conto del costo dei fattori produttivi", ha aggiunto il Ministro.
"Con il Piano Mattei lavoriamo per garantire ad aree del pianeta che hanno immense disponibilità di zone arabili, come l'Africa, di sviluppare azioni di formazione e dotazione tecnologica per arrivare all'autosufficienza alimentare. Vogliamo rispondere alla crescita demografica con l'agricoltura, con l'allevamento sostenibile", ha sottolineato Lollobrigida.
"Non ci arrendiamo all'idea della produzione in laboratorio di carne coltivata, sintetica. Non crediamo che alle nostre stalle possano essere sostituite industrie, o laboratori ai nostri campi. Bisogna ribadire che l'agricoltore è il primo ambientalista del pianeta, perché ha nella terra la sua fonte di reddito, il suo patrimonio che spesso tramanda da generazioni", ha concluso il ministro Lollobrigida.
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