Sulla gestione del rischio in
agricoltura "occorre riorganizzare profondamente il sistema, in
modo da ridurre i costi di gestione tra consorzi e compagnie
assicurative, che erodono in maniera sostanziale il contributo
erogato agli agricoltori". Lo ha detto il ministro
dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste
Francesco Lollobrigida al question time. Negli ultimi otto anni,
corrispondenti al periodo di programmazione 2015-2022, la
superficie assicurata è cresciuta solo del 4%. Nello stesso
periodo i valori assicurati sono cresciuti del 39%, mentre il
fabbisogno finanziario è aumentato del 114%.
"La carenza di risorse finanziarie sulla gestione del rischio
in agricoltura i cui oneri gravano sulla programmazione
comunitaria dello sviluppo rurale, è imputabile - ha precisato
il ministro Lollobrigida - al fatto che il regolamento
comunitario 2115 del 2021, relativo ai Piani strategici, non
consente di utilizzare i fondi della Pac del nuovo periodo di
programmazione 2023-2027, per far fronte ai maggiori costi delle
campagne assicurative degli anni precedenti. Per tali ragioni,
al momento è stato possibile assicurare la copertura del 40%
circa dei costi di polizza a carico degli agricoltori, a fronte
del contributo medio annualmente riconosciuto, variabile tra il
60 ed il 65 per cento". Per Lollobrigida "è inoltre necessario
investire nell'innovazione tecnologica, semplificando il
rapporto "agricoltore-pubblica amministrazione" e mettere in
sinergia i vari strumenti disponibili, per ridurre i costi delle
polizze per le imprese agricole che decidono di investire in
sistemi di difesa attiva, come le reti anti grandine".
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