Sì a un "quadro di monitoraggio
comune sulla salute del suolo", ma senza "costi" e "impegni
aggiuntivi per le imprese" e tenendo conto di quanto già fatto
"dagli Stati membri in attuazione degli obblighi previsti dalla
Pac". Così il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida
intervenendo in Consiglio Ue sulla proposta di direttiva Ue
sulla salute del suolo.
Gli agricoltori sono "gli ambientalisti più efficaci", ha
detto Lollobrigida aggiungendo che essi "potranno trarre
vantaggio dall'attuazione di questa direttiva solo nel caso in
cui potranno comunicare al consumatore che i prodotti
agroalimentari ottenuti provengono da un suolo in salute".
Per questo, il ministro propone di integrare "le banche dati
esistenti, in modo da abbassare i costi per l'introduzione di un
eventuale schema di certificazione della qualità dei suoli,
senza prevedere l'introduzione di nuovi modelli di
monitoraggio".
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