Nasce la prima Consulta nazionale dei
distretti del cibo. L'organismo è stato presentato oggi a Roma
presso la sala Cavour del ministero delle Politiche agricole,
alimentari e forestali con il patrocino di Anci, Conferenza
delle Regioni e delle Province autonome e Mipaaf. La Consulta
ha l'obiettivo di rappresentare unitariamente gli interessi dei
Distretti, di salvaguardare e tutelare il patrimonio ambientale,
culturale, turistico, paesaggistico ed enogastronomico
rappresentato dal sistema dei Distretti Agroalimentari e di far
conoscere in Italia e nel mondo il patrimonio immateriale, la
ricchezza di paesaggi e le qualità dei territori. Tra gli
obiettivi quello di valorizzare e accreditare l'esperienza dei
Distretti anche nella loro funzione di "ente intermedio", per
rafforzare la capacità progettuale e di iniziativa dei territori
e per una migliore gestione delle risorse disponibili. Ad oggi
sono 20 i Contratti di distretto, valutati ammissibili al
finanziamento con progetti immediatamente cantierabili.
"Attivare - afferma il portavoce della Consulta Angelo Barone-
questi 20 programmi di sviluppo sarebbe un importante segnale di
ripartenza immediata del settore agroalimentare che ancora oggi
rappresenta uno dei principali motori del Made in Italy ma
occorre fare sistema ed avere una strategia condivisa per
utilizzare al meglio sia le risorse del Pnnr che della Pac".
"Abbiamo apprezzato- aggiunge- che il Mipaaf abbia posto nella
legge di bilancio 120 milioni di euro per i Distretti del cibo e
auspichiamo un ulteriore emendamento per integrare le risorse
necessarie per finanziare tutti i progetti ammessi e avviare la
prima azione di investimenti coerente con il Pnnr".
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