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Centinaio, Turismo andrà in ministero Politiche Agricole

Centinaio, Turismo andrà in ministero Politiche Agricole

Decisione nel prossimo Consiglio dei ministri

ROMA, 06 giugno 2018, 17:12

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il dipartimento del Turismo, che ora rientra nel ministero dei beni Culturali, sarà trasferito nel ministero delle Politiche Agricole con una decisione che sarà presa "nel Consiglio dei ministri di domani o della prossima settimana". Lo afferma il ministro alle Politiche Agricole, il leghista Gian Marco Centinaio spiegando che "l'obiettivo che abbiamo con Salvini è di ricostruire il ministero del Turismo, meglio con portafoglio, ovviamente, per valorizzare il turismo in Italia".

Questo obiettivo, spiega Centinaio conversando con l'ANSA, si basa su "due cavalli di battaglia", cioè sul fatto che "gli stranieri vengono in Italia sia per le sue bellezze storiche, architettoniche, naturalistiche, sia per l'enogastronomia". Il ministro intende procedere spedito nella promozione del turismo italiano e racconta che "nel programma elettorale scritto a 126 mani, cioè con i top manager dei vari settori del turismo, il primo passo riguarda l'organizzazione della struttura politica, il rapporto fra ministero e Regioni sulla gestione del turismo, e ministero e privati con cui bisogna lavorare in sinergia; il secondo è rimodulare la promozione del nostro Paese all'estero". Centinaio ha spiegato che punta a istituire subito un tavolo con le Regioni e l'Enit per arrivare "alla migliore promozione con la razionalizzazione di costi e comunicazione". Poi c'è "la lotta all'abusivismo alberghiero, delle guide, delle agenzie turistiche perché bisogna affermare la professionalità". Sulla valorizzazione dei beni culturali da fare assieme al turismo e all'enogastronomia "abbiamo ragionato con il ministro del Mibact Bonisoli per iniziative da fare insieme" ma in alcuni casi occorre confrontarsi anche "con il ministro delle Infrastrutture". E il ministro Centinaio ha portato ad esempio l'evento che vedrà Matera come Capitale Europea della Cultura nel 2019, per cui "bisogna capire cosa è stato fatto finora per raggiungere dall'estero una città che non ha una stazione ferroviaria". Quindi, ragionare anche sul tipo di "pacchetti venduti dai tour operator" e su come intervenire.

Tra le prime questioni che il ministro intende affrontare - e in questo caso è interessato il ministero dell'Istruzione - c'è anche "l'istituzione di un'Accademia del turismo, post diploma, per la formazione e la specializzazione di direttore d'albergo, di sala di villaggi turistici, così come ci sono in altri Paesi"

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