Luminist, nelle Gallerie d'Italia
di Napoli, museo di Intesa Sanpaolo, è il ristorante più
visionario d'Italia: il riconoscimento è stato assegnato da
Gambero Rosso, insieme ad Artribune e Feudi di San Gregorio,
nell'ambito del progetto Visionary Places.
L'iniziativa è nata per celebrare "l'eccellenza e la capacità
imprenditoriale nell'offrire un'esperienza gastronomica di
altissimo livello, capace di coniugare arte, innovazione,
design, responsabilità sociale e ambientale", dicono gli
organizzatori.
Al secondo posto il SanBrite di Cortina d'Ampezzo, medaglia
di bronzo per IO Luigi Taglienti di Piacenza, che ha restituito
alla città una preziosa chiesa sconsacrata. A pari merito
seguono AlpiNN - Food Space & Restaurant a Kronplatz (Bolzano),
il ristorante Torre in Fondazione Prada a Milano, Il Sale di San
Vincenzo (Livorno), Arnolfo a Colle Val d'Elsa (Siena), Mazzo e
Ninù, entrambi a Roma e Vettor a Bari.
I ristoranti in questione vengono considerati "esempi di
creatività culinaria e artistica che si combinano per offrire
un'esperienza completa e unica", locali "che hanno saputo
generare un impatto positivo sul territorio e sull'intera
comunità, restituendo valore alla cultura dell'ospitalità".
Diversi i criteri presi in considerazione, per entrare in
classifica: dalla visione imprenditoriale alla capacità di
generare benessere, dall'offerta gastronomica all'innovazione,
fino al rapporto con arte, architettura e design.
"La scelta di ospitare spazi dedicati all'inventiva di chef
italiani all'interno delle Gallerie d'Italia è volta ad
arricchire e ampliare l'offerta culturale mettendo insieme forme
diverse ma complementari di estro e creatività", il commento di
Michele Coppola, direttore generale delle Gallerie d'Italia di
Intesa Sanpaolo, che parla di "una scommessa aggiuntiva sul
talento italiano, secondo un modello che vede l'arte, la cultura
e la creatività come un importante fattore di crescita e
sviluppo".
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