Sorseggiare i vini siciliani dedicati
all'Orlando Furioso, gustare il timballo di maccheroni del
Gattopardo o scegliere la Madeleine della 'Ricerca del tempo
perduto' di Proust. Cucina e letteratura vanno a 'braccetto' e
danno vita a un nuovo modo di fermarsi a tavola per assaporare
piatti rievocativi dei grandi classici. La 'cucina letteraria'
sono anche i percorsi eno-gastroletterari del Satricum,
nell'Agro pontino, ispirati prima ad Alice nel paese della
meraviglie e ora all'Odissea, attraverso la ricerca di
ingredienti, vini e spiriti delle tappe narrate da Lewis Carroll
e da Omero. Al bistrot letterario "Festina lente" di Seregno, in
provincia di Monza e Brianza, è invece possibile acquistare
libri, ma anche assaporare ricette più contemporanee come "Il
mare che ci piace", a ricordare un passo della Pista di sabbia
di Andrea Camilleri, o gli "Spaghetti alla fumo negli occhi",
influenzati dal romanzo Ragionevoli dubbi di Gianrico Carofiglio
fino al dessert con le Rose di Atacama, frolla pensata come
omaggio a Luis Sepúlveda.
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