Una ricchezza, la cui valorizzazione
e conservazione è sempre più urgente nel grave contesto di crisi
climatica che stiamo vivendo e rappresenta la componente più
preziosa del nostro patrimonio forestale italiano: sono gli
alberi monumentali, una categoria particolare di alberi a cui è
dedicato il rapporto Piccoli Comuni e Alberi Monumentali
d'Italia 2024, promosso da Fondazione Symbola in collaborazione
con il Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e
delle Foreste, Coldiretti, Fai Cisl, AMI.
Il rapporto è stato presentato oggi da Ermete Realacci,
presidente Fondazione Symbola; Ettore Prandini, presidente
nazionale Coldiretti; Andrea Rispoli, Comandante delle Unità
Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (CUFA);
Onofrio Rota, segretario generale Fai Cisl; Alessandra Stefani,
direttore generale dell'Economia Montana e delle Foreste del
Masaf.
Su un totale di 4.287 alberi monumentali censiti ad aprile 2024
sul territorio italiano, 2.107 si trovano nei piccoli comuni.
Sono inoltre 1.548 i comuni italiani con almeno un albero
monumentale, di questi 962 sono piccoli comuni. Guardando allo
specifico delle regioni, il primato per numero totale di alberi
monumentali spetta al Friuli-Venezia Giulia, con 454 monumenti
verdi, di cui quasi la metà, 209, nei piccoli comuni.
Gli alberi monumentali, spiega una nota congiunta di Symbola e
Coldiretti, sono un asset di primaria importanza che interessa
allo stesso modo nord e sud del Paese per una superficie di
110.545 kmq, pari al 36,6% del totale nazionale e fornisce al
Paese preziosi servizi ecosistemici (come benefici in termini di
approvvigionamento, ad esempio fonti di acqua potabile, o come
la fissazione del carbonio e la tenuta idrogeologica) e
occasioni di valorizzazione economica, in primis turistica,
capaci di preservare il delicato equilibrio naturale e
paesaggistico. Anche per questi motivi alberi monumentali,
foreste e boschi rappresentano un'occasione di sviluppo tanto
per le città di medie e grandi dimensioni, quanto per i piccoli
comuni.
Il rapporto ci porta alla scoperta delle oltre 250 specie di
alberi monumentali che popolano il Paese e mostra inoltre una
speciale relazione tra i piccoli comuni e i monumenti italiani,
raccolti in un censimento in continua crescita grazie al lavoro
del Ministero dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e
delle Foreste.
"Gli alberi monumentali rappresentano senza dubbio un patrimonio
inestimabile, anche in chiave turistica - ha detto il presidente
della Coldiretti Ettore Prandini. "Un patrimonio che per essere
meglio tutelato, conservato e curato ha bisogno del contributo
di tutti", ha aggiunto Alessandra Stefani, direttore generale
dell'Economia Montana e delle Foreste del Masaf" "Questo
rapporto sarà la base per coinvolgere tanti attori della società
italiana in un incontro con gli oltre 4000 alberi monumentali
finora censiti", ha detto Ermete Realacci, presidente della
Fondazione Symbola.
"Con il lavoro forestale diamo gambe all'articolo 9 della
Costituzione che ora riconosce anche la tutela di ambiente,
biodiversità ed ecosistemi nell'interesse delle future
generazioni", ha concluso il Segretario Generale della Fai-Cisl
Onofrio Rota
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