Per non cadere nelle trappole del mercato in una situazione in cui la grande maggioranza dei pesci in vendita proviene dall'estero, il consiglio della Coldiretti è guardare l'etichetta sul bancone, dove deve essere specificato il metodo di produzione ("pescato", "pescato in acque dolci", "allevato…"), il tipo di attrezzo oggetto della cattura e la zona (Mar Adriatico, Mar Ionio, Sardegna, anche attraverso un disegno o una mappa). Per quanto riguarda il congelato c'è l'obbligo di indicare la data di congelamento e nel caso di prodotti ittici congelati prima della vendita e successivamente venduti decongelati, la denominazione dell'alimento è accompagnata dalla designazione "decongelato". Per garantirsi la qualità il pesce fresco - ricorda la Coldiretti - deve avere inoltre una carne dalla consistenza soda ed elastica, le branchie di colore rosso o rosato e umide e gli occhi non secchi o opachi, mentre l'odore non deve essere forte e sgradevole.
Infine, meglio non scegliere i pesci già mutilati della testa e delle pinne mentre - continua la Coldiretti - per molluschi e mitili, è essenziale che il guscio sia chiuso.
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