"Indebolire le Strategie Ue Farm to Fork e Biodiversità 2030 dell'Unione Europea e rivedere le norme ambientali della nuova Pac post 2022 sarebbe un grave errore e non risolverebbe i problemi collegati all'aumento dei prezzi e disponibilità di materie prime, problemi ulteriormente aggravati dalla guerra in Ucraina che stanno mettendo in grave difficoltà le aziende agroalimentari europee e nazionali", affermano Associazione Consumatori Acu, Aida, Aiab, Aiapp, Animal Equality, Associazione Italiana Biodinamica, Associazione Terra, Ciwf Italia Onlus, FederBio, Greenpeace Italia, Isde Medici per l'Ambiente, Legambiente, Lipu-BirdLife, Pro Natura, Rete Semi Rurali, Slow Food Italia e Wwf Italia. Rispondono così agli argomenti con cui le lobby dell'agricoltura industriale sostengono la necessità di rivedere gli obiettivi del Green Deal per affrontare la crisi dei prezzi e delle materie prime.
Per le 17 Associazioni la risposta in grado di garantire una maggiore sicurezza ai sistemi agroalimentari in Europa passa dalla riduzione del numero degli animali allevati, che "consentirebbe di liberare terreni per colture alimentari, capaci di soddisfare meglio diete diversificate e a basso impatto sul clima".
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