"La crisi del latte ovino ha cause complesse, la responsabilità non può essere addebitata al Consorzio di tutela del pecorino romano", dice il presidente dell'organizzazione di categoria, Ignazio Cirronis, esprimendo solidarietà a Palitta.
Sull'episodio indagano i carabinieri del comando provinciale di Sassari. Palitta, che presiede il Consorzio dal 2015, ha detto di non avere idea di chi possa essere l'autore delle minacce e di cosa l'abbia spinto, dicendosi però certo che si tratti di un episodio isolato e slegato dalla vertenza latte.
"Le responsabilità della crisi sono in primo luogo delle istituzioni, che non hanno risolto i nodi strutturali del comparto", conferma Cirrionis. Tuttavia, aggiunge Pietro Tanteddu, responsabile di comparto di Copagri, "il malumore nel mondo pastorale richiama con più forza la necessità di riaprire il tavolo regionale di filiera e concretizzare le azioni politico-amministrative necessarie a togliere il settore dalle secche in cui si trova".
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