Festeggia la sua 10/ma edizione, con
un palmares di vincitori che spaziano dagli enti pubblici alle
imprese, dalle scuole alle associazioni, il contest Vivere a
spreco zero della campagna Spreco Zero. Il contest- informa una
nota- si propone come una guida alle migliori buone pratiche per
lo sviluppo sostenibile, in direzione degli Obiettivi 2030
dell'Agenda delle Nazioni Unite. Fra i vincitori dei piccoli
"Oscar" della sostenibilità, assegnati oggi a Bologna con il
patrocinio dei ministeri della Transizione ecologica, degli
Affari Esteri, del Lavoro e delle Politiche Sociali, spicca,
nella categoria aziende, Canù, il progetto della prima cannuccia
prodotta in pasta biologica, senza ogm mentre nella categoria
speciale antispreco energia/acqua vince il progetto della
startup Cts H2 di Brugnera (Pordenone), per il progetto di
energia etica e solidale con produzione di idrogeno verde
dall'acqua piovana. Tra gli altri, vincitori, per citarne
alcuni, viene segnalato il premio per la categoria InnovAction
all'Università di Parma con il progetto Ipsus, per il recupero e
la valorizzazione di proteine estratte da sottoprodotti e scarti
di alcune filiere vegetali (zucca, nocciola, uva, patata,
trebbie di birra e alghe) . Il Comune di Imola, con il progetto
"Non si butta via niente", vince nella categoria Enti Pubblici.
lLiniziativa è stata riconosciuta come un'efficace buona
pratica, capace di alimentare sul territorio una fitta rete di
recupero, prevenzione degli sprechi e solidarietà alle famiglie
bisognose, coniugando l'attenzione alla sostenibilità e quella
alle fasce deboli della popolazione. Nella categoria
dell'Economia Circolare la Giuria ha premiato il distretto di
riutilizzo Le radici di Formigine, una realtà di riferimento per
i cittadini, nella quale è possibile consegnare oggetti usati,
ancora utilizzabili o riparabili, prevenendo la generazione dei
rifiuti e offrendo opportunità occupazionali a cittadini di
fasce deboli.
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