Riparte il progetto 'Imprese Aperte', promosso dall'associazione 'Parma, io ci sto!' e da Upi-Unione Parmense degli Industriali, in collaborazione con l'ente di formazione Cisita. L'occasione è rappresentata da 'Settembre Gastronomico': da alcuni anni Parma - prima in Italia, nel 2015, a conquistare il titolo di Città Creativa Unesco della Gastronomia - dedica settembre alla promozione della cultura del cibo. In giornate dedicate, i cittadini ducali e i 'foodie' avranno l'opportunità di visitare dieci aziende, tra le eccellenze del settore agroalimentare made-in-Parma, dal mondo dell'olio di oliva alla filiera delle conserve ittiche, dal Prosciutto di Parma Dop ai prodotti lattiero/caseari, passando per l'Oro Rosso di Parma, il pomodoro, e per i vini dei Colli di Parma Dop. Si parte nel weekend del 28 e 29 agosto con le visite guidate al Museo Agorà di Coppini Arte Olearia.
Gli eventi in calendario sono una trentina, concentrati in settembre, con piccole appendici tra ottobre e novembre. Oltre a Coppini Arte Olearia, sono coinvolti Agugiaro e Figna, Consorzio Agrario Parma, Fratelli Galloni, L'Isola d'Oro, Monte delle Vigne, Parmalat, Rizzoli Emanuelli, Rodolfi Mansueto, Salumificio Trascinelli Pietro. Si aggiunge Food Farm 4.0, laboratorio territoriale per l'occupabilità nel settore della Food Industry, nato per iniziativa del Polo Scolastico Agroindustriale Galilei-Bocchialini e di cinque Istituti superiori parmensi. Il calendario completo degli appuntamenti è su www.impreseaperteparma.com.
"A Parma - rileva Annalisa Sassi, presidente dell'Unione Parmense Industriali - il settore agroalimentare rappresenta la punta di diamante dell'economia, con un fatturato pari a 7,5 miliardi nel 2020, prodotto da 1.100 aziende e 14.600 addetti.
L'agroalimentare contribuisce per più del 36% al fatturato complessivo dell'industria parmense (41% su manifattura) e incide per il 26% del totale dell'export parmense".
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