Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Con caro bollette e siccità, a rischio pesce di allevamento

Con caro bollette e siccità, a rischio pesce di allevamento

Api, imprese a rischio chiusura e più prodotto importato

ROMA, 31 luglio 2023, 13:07

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA
Il drastico aumento dei costi di produzione per la piscicoltura ha fatto saltare le programmazioni per i prossimi mesi, mettendo a rischio la stessa sopravvivenza di molte imprese del settore e la presenza di pesce made in Italy fino alle prossime feste natalizie. A lanciare l'allarme è il presidente dell'associazione piscicoltori italiani di Confagricoltura, Pier Antonio Salvador.

La situazione, infatti, dopo oltre 6 mesi di conflitto è aggravata anche dalla forte carenza idrica determinata dal prolungarsi del periodo siccitoso.

I piscicoltori denunciano che i mangimi sono aumentati del 35%, l'energia elettrica dal 200% al 300 % (in base alle tipologie d'utilizzo), l'ossigeno liquido ha segnato almeno un +250%. Incrementi importanti anche nella logistica interna (mezzi aziendali e imbarcazioni) e negli scambi con fornitori e clienti dovuti ai rincari dei carburanti agricoli (che non hanno tutte le agevolazioni della pesca), nel costo degli avannotti, degli imballaggi, dei materiali e pezzi di ricambio necessari alla manutenzione degli impianti e delle attrezzature.

Il già notevole aumento del costo unitario di produzione è addirittura raddoppiato nei sistemi fortemente dipendenti dalla disponibilità di energia elettrica. Nel caso degli impianti a terra, gli allevatori hanno dovuto attivare le pompe prevalentemente inutilizzate dal 2003 (altra annata estremamente siccitosa); rilevante anche l'impatto sulle aree lagunari, in particolare nel Nord Adriatico. Per gli allevamenti non si può configurare un lockdown ma, senza urgenti provvedimenti in grado di abbattere subito i costi, conclude il presidente, crescerà inevitabilmente il numero delle imprese a rischio chiusura, costringendo gli italiani a consumare sempre più pesce importato.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza