"In Italia sono 600mila le persone
autistiche ma solo l'1,7% é inserito nel mondo del lavoro. Una
vergogna italica perchè le aziende italiane sarebbero obbligate,
da una legge, ad assumere queste persone ma preferiscono pagare
la multa piuttosto che inserire un disabile che rompe le
scatole". Lo ha sottolineato Nico Acampora, fondatore di PizzAut
il ristorante gestito da ragazzi autistici, in occasione della
presentazione del fumetto 'Essere Bea' realizzato da una ragazza
che lavora da lui, assunta da Coop Lombardia.
A scuola non va meglio, secondo Acampora che ha parlato di
questi dati nella giornata internazionale dedicata alla
consapevolezza sull'autismo. "L'80% degli insegnanti di sostegno
non sa nulla di autismo. I ragazzi possono fare delle cose
straordinarie ma non è possibile avere la diagnosi a 2 anni e
una presa in carico a 6 anni - ha proseguito -, si tratta di
quattro anni in cui i genitori soffrono perché il servizio
sanitario nazionale dorme".
"Non bisogna fare le cose per le persone autistiche ma con le
persone autistiche - ha concluso -. I ragazzi di PizzAut questi
gestiscono due ristoranti dove ogni giorno vanno 500 persone".
Nell'autismo "partire da una diagnosi precoce é fondamentale -
ha osservato Erica Salomone, Dipartimento di Psicologia,
Università Bicocca di Milano -. I dati più recenti dell'istituto
superiore di sanità parlano di un caso ogni 77 di autismo tra i
7 e i 9 anni, significa che si tratta di un disturbo complesso
che emerge solitamente nei primi mesi e anni di vita, ma non è
raro, é una condizione molto comune".
"Sappiamo che una diagnosi precoce e affidabile attorno ai
due anni é possibile farla e anche prima - ha concluso -, perché
in età pre scolare ci sono elementi chiari per impostare dei
piani supporto che siano personalizzati. Infatti le persone
autistiche non sono tutte uguali, come le altre".
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