In Messico (63%), Sud Africa (59%), Turchia (52%), India (49%), Brasile e Arabia Saudita (45%), Cina (40%), l'attenzione allo spreco alimentare svetta in vista dei comportamenti virtuosi post-pandemia. Meno sensibili alla questione sembrano essere i cittadini russi (25%), australiani e canadesi (30%), statunitensi (33%). In Perù (61%) e Colombia (60%) l'impegno sarà soprattutto per la mobilità sostenibile, mentre in Europa è la Spagna che si aggiudica questo primato (37%).
La carta d'identità dei cittadini che si impegneranno nella prevenzione degli sprechi inquadra innanzitutto gli under 35 nelle fasce di alta scolarizzazione e alto reddito. Sono particolarmente sensibili sul fronte della mobilità sostenibile i 35-49enni, e gli under 50 valutano di proseguire la loro attività professionale in smart working, uomini soprattutto.
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