Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Da gamberi ad ambrosia, 5 allergie estive da cui guardarsi

Da gamberi ad ambrosia, 5 allergie estive da cui guardarsi

In estate il rischio è dietro l'angolo ma spesso sottovalutato

ROMA, 12 luglio 2017, 19:38

Redazione ANSA

ANSACheck

Da gamberi ad ambrosia, 5 allergie estive da cui guardarsi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Da gamberi ad ambrosia, 5 allergie estive da cui guardarsi - RIPRODUZIONE RISERVATA
Da gamberi ad ambrosia, 5 allergie estive da cui guardarsi - RIPRODUZIONE RISERVATA

Frutti di mare, pesche, vespe, acari e polline d'ambrosia: sono i 5 maggiori rischi estivi per gli allergici. A mettere in guardia è Marzia Duse, presidente della Società Italiana Allergologia e Immunologia (Siaip). "Le allergie d'estate non vanno in vacanza - spiega - anzi colpiscono all'improvviso proprio perché in una stagione in cui non sono attese". Tra i primi rischi le punture di api, vespe e calabroni che spuntano appena si tira fuori qualcosa da mangiare o da bere e si trovano di frequente vicino docce e piscine. "In Italia - spiega l'esperta - 9 persone su 10 vengono punte da un imenottero almeno una volta nella vita e il 5-10% sviluppa una reazione anafilattica, più frequente tra gli adolescenti".

    Meglio quindi evitare di camminare scalzi sull'erba, odorare da vicino i fiori e, se si mangia all'aperto, coprire cibi e bevande. Ma il rischio può arrivare anche da un piatto di spaghetti allo scoglio. I crostacei, come gamberi e scampi, e i molluschi, come vongole e seppie, infatti contengono allergeni e, tipicamente d'estate, se ne fa ampio consumo. Inoltre, "possono contenere un parassita allergizzante, l'anisakis. Le conseguenze - sottolinea Duse - possono andare dall'orticaria allo shock anafilattico". Ma anche la frutta non è innocua. In particolare quella con osso come pesche, albicocche e susine. "I sintomi sono in genere un senso di prurito in gola, normalmente non grave. Per evitarlo, vanno consumate sbucciate perché nella buccia si concentrano le sostanze allergizzanti". Attenzione poi a una pianta poco conosciuta, l'ambrosia, che fiorisce in estate, soprattutto vicino strade e ferrovie. "Può provocare sintomi simili a quelli delle graminacee, come riniti, congiuntiviti e in alcuni casi asma". Dito puntato infine contro gli acari, che in estate vanno in letargo, ma, conclude l'esperta, "i loro escrementi, che contengono gli allergeni, si nascondono nei divani e nei materassi delle case al mare o in campagna aperte raramente, e possono così scatenare inaspettate reazioni nei soggetti predisposti".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza