Comodi, gustosi, innovativi: sono
questi i motivi 'chiave' che spingono il 77,5% di gli italiani a
portare in tavola i piatti pronti surgelati. Al primo posto c'è
la lasagna alla bolognese (con il 26,2% delle preferenze degli
intervistati), che decreta il trionfo di un piatto tipico della
tradizione italiana, seguono le verdure fritte pastellate
(22,8%), la Paella (21,2%) e le zuppe (18,9%). È quanto emerge
da uno studio di AstraRicerche e commissionato da Iias -
Istituto Italiano Alimenti Surgelati, dove si scopre che sono
piatti che si consumano soprattutto da soli, sia a pranzo che a
cena (55,2%), ma anche nei weekend in famiglia (25,4%),
considerati un'ottima occasione per un "pranzo della domenica"
veloce da preparare. "Quest'anno, in un momento storico
caratterizzato da una crescente attenzione ai prezzi e al
carovita - fa notare il presidente di Iias Giorgio Donegani - i
piatti pronti surgelati hanno continuato ad essere premiati dal
consumatore per la loro componente di servizio, unita anche alla
capacità di coniugarsi alla tradizione gastronomica italiana e
mediterranea".
Nel comparto sottozero, infatti il segmento merceologico dei
piatti pronti ha registrato nel corso degli ultimi anni un
notevole incremento, raggiungendo nel 2022 quota 65mila
tonnellate consumate in Italia, dopo aver messo a segno nel 2021
+10,2% sull'anno precedente. Quanto alle abitudini di consumo, i
piatti pronti o "ricettati" frozen vanno per la maggiore
sopratutto nel Nord-ovest, tra le generazioni più giovani (Gen Z
e Gen Y) e nelle famiglie con figli al di sotto dei 10 anni,
soprattutto per la loro grande praticità. Alla base delle
motivazioni di chi dichiara di non aver comprato nell'ultimo
anno piatti pronti surgelati (2 italiani su 10), ci sono spesso
errate convinzioni da sfatare. Tra queste, ricorre la fake news
secondo cui questi prodotti non siano nutrizionalmente validi o
equilibrati.
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