Aprile 2020 è stato un mese ancora più nero per l'industria alimentare che ha segnato un -8.1% sulla produzione rispetto ad aprile 2019. Un trend negativo che continua quello iniziato il mese scorso con la produzione alimentare scesa del -6,5% sullo stesso mese 2019, portando il tendenziale del 1° quadrimestre in negativo del -1,5% e invertendo così il segno del 1° trimestre che era rimasto ancora in positivo del +0,8%.
A dirlo è Federalimentare, commentando i dati Istat sulla produzione ad aprile. Numeri pesanti e al tempo stesso inevitabili, per il presidente di Federalimentare, Ivano Vacondio, "dovuti alla chiusura del canale Horeca che, lo ricordiamo, vale un terzo dei nostri consumi interni e lavora con i prodotti alimentari che hanno maggior valore aggiunto. Mi rendo conto che nel confronto con le perdite di aprile del settore tessile (-80,5%) e dei mezzi di trasporto (-74%), il settore alimentare ha avuto una perdita più contenuta ma non per questo da sottovalutare. Il nostro settore, infatti, fino a qualche mese fa, era tra quelli trainanti del paese, con doti anticicliche rispetto a tutto il panorama industriale". "Un posto che possiamo riconquistare nel 2021 - dice Vacondio - ma per farlo è necessario che l'Horeca torni ai livelli pre Covid.
Per questo, c'è bisogno dell'aiuto del governo che deve impegnarsi a tenere in piedi chi non riesce a farlo da solo oltre naturalmente ad attuare politiche adeguate per il settore industriale. Solo così - conclude - il 2021 potrà essere un anno di ripresa".
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