L'Italia è il sesto Paese al mondo
per capacità di calcolo e, poichè nonostante i progressi delle
macchine la migliore intelligenza resta quella umana, "dobbiamo
investire in educazione e formazione": a dirlo è stato Roberto
Cingolani, amministratore delegato e direttore generale di
Leonardo Spa, intervenuto all'apertura della manifestazione
RomeCup 2024, organizzata da Fondazione Mondo Digitale presso
l'Università di Roma Tor Vergata.
"Negli ultimi anni ci siamo fatti prendere da una sorta di
sindrome del creatore, sentiamo di aver costruito macchine
incredibili, ma nonostante tutti i progressi siamo molto lontani
da quel che fa la natura: basta mettere a confronto i più
potenti computer con quel che fa un cervello umano, per
prestazioni e consumi è ancora inarrivabile", ha detto
Cingolani.
Nel corso della conferenza di apertura della tre giorni
della RomeCup, arrivata alla sua 17/a edizione, Cingolani ha
affrontato il tema dell'importanza del digitale anche nel mondo
della difesa,. Le nuove tecnologie, ha aggiunto, hanno
trasformato gli scenari e sottolineato come l'Italia, anche
grazie ai supercomputer come Leonardo del Cineca e DaVinci di
Leonardo abbiano permesso all'Italia di diventare il sesto paese
al mondo per potenza di calcolo.
Secondo Cingolani i timori relativi alla 'ribellione' delle
macchine sono ormai 'folklore' da cinema, dobbiamo piuttosto
educare ed essere più coscienti del nostro ruolo: "le macchine
sono gestite da operatori umani, il problema non è quanto sia
pericolosa la macchina, ma la stupidità umana di chi la
controlla, la nostra", ha aggiunto. In questa direzione va anche
l'annuncio di un cambio di passo per la Fondazione Leonardo,
previsto nei prossimi giorni. "Sulla nostra fondazione
filantropica - ha concluso - abbiamo rafforzato gli investimenti
per realizzare contenuti e raccontare la scienza a tutti, grandi
e piccoli".
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