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Il telescopio spaziale Webb è la star della top ten 2022 di Science

Il telescopio spaziale Webb è la star della top ten 2022 di Science

Insieme alla missione Dart e all'ecosistema antico ricostruito grazie al Dna

17 dicembre 2022, 09:22

Redazione ANSA

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La regione interna della Nebulosa di Orione ripresa dal telescopio Webb (fonte: (NASA, ESA, CSA, PDRs4All ERS Team, S. Fuenmayor e O. Berné) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La regione interna della Nebulosa di Orione ripresa dal telescopio Webb (fonte: (NASA, ESA, CSA, PDRs4All ERS Team, S. Fuenmayor e O. Berné) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La regione interna della Nebulosa di Orione ripresa dal telescopio Webb (fonte: (NASA, ESA, CSA, PDRs4All ERS Team, S. Fuenmayor e O. Berné) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il telescopio spaziale James Webb (Jwst), di Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Canadese (Csa), è la star della top ten 2022, stilata dalla rivista Science per i risultati scientifici più importanti dell’anno. Dopo uno sviluppo durato 20 anni, un costo di 10 miliardi di dollari ed un viaggio di 1,5 milioni di chilometri nello spazio, Jwst ha infatti finalmente aperto i suoi ‘occhi’ a infrarossi, regalando fin da subito immagini dell’universo con un dettaglio senza precedenti.
Rappresentazione artistica del telescopio spaziale James Webb (fonte: Adriana Manrique Gutierrez, NASA Animator)
 Le sue osservazioni hanno già permesso di scoprire migliaia di galassie più distanti e antiche di qualsiasi altra finora documentata, alcune anche 150 milioni di anni più vecchie di quelle identificate dal predecessore Hubble. Inoltre, Webb sta già dimostrando di poter catturare immagini così dettagliate degli esopianeti a centinaia di anni luce dalla Terra, da rivelare di cosa sono fatti, e quindi la loro capacità di ospitare la vita.

I Pilastri della creazione fotografati dallo strumento Miri del telescopio spaziale James Webb (fonte: NASA, ESA, CSA, STScI)
La classifica vede Webb in buona compagnia. Tra gli altri studi selezionati, infatti, c’è la missione Dart della Nasa, il primo test di difesa planetaria, che a settembre si è schiantata con successo contro l’asteroide Dimorphos deviandone la traiettoria.

Simulazione del getto di polveri prodotto dall'impatto della sonda Dart sull'asteroide Dimorphos (fonte: ESA)
C'è anche la ricostruzione di un intero ecosistema  di 2 milioni di anni fa, grazie al più antico Dna mai scoperto conservatosi all’interno di minuscoli frammenti di argilla e quarzo.
Ricostruzione, basata sul Dna, dell'ecosistema che 2 milioni di anni fa esisteva nella parte più settentrionale della Groenlandia (fonte: Beth Zaikenjpg)
 Guadagnano l’ingresso in classifica anche la scoperta del batterio gigante Thiomargarita magnifica, 5mila volte più grande della media e visibile ad occhio nudo, lo sviluppo di una varietà di riso perenne, che può essere piantato una sola volta ogni 5 anni facendo risparmiare lavoro, semi e fertilizzanti, e la scoperta di nuovi indizi su come la peste nera abbia alterato il patrimonio genetico delle popolazioni europee, favorendo la diffusione di geni che controllano il sistema immunitario ma lasciandoci più suscettibili alle malattie autoimmuni.
Completano infine la top ten i progressi fatti con il vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (Rsv), una delle principali cause di ospedalizzazione per neonati e bambini piccoli, l’approvazione negli Stati Uniti di una legge sul clima (Inflation Reduction Act) che punta a diminuire le emissioni del 40% entro il 2030, il rapido sviluppo nel campo dell’Intelligenza Artificiale (AI) e l'identificazione del virus che può causare la sclerosi multipla.

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