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Parisi ai ragazzi scuole popolari, la conoscenza è la più grande rivoluzione

Parisi ai ragazzi scuole popolari, la conoscenza è la più grande rivoluzione

Il Nobel online con gli studenti, conoscere è 'un ascensore sociale'

12 febbraio 2022, 16:32

Redazione ANSA

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La Scuola popolare Spintime+ di Roma (fonte: Spintime+) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Scuola popolare Spintime+ di Roma (fonte: Spintime+) - RIPRODUZIONE RISERVATA
La Scuola popolare Spintime+ di Roma (fonte: Spintime+) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La conoscenza è la più grande rivoluzione: lo afferma il Nobel Giorgio Parisi, che oggi si è collegato online con le scuole popolari di Roma e Bagheria per rispondere alle domande dei ragazzi. "La scienza nasce dalla curiosità. Dal saper guardare la realtà con occhi diversi", ha osservato Parsi, che si è detto "molto lieto" dell'invito. "Dobbiamo insegnare ai ragazzi ad assecondare la curiosità, inserendola nel metodo scientifico. In questo modo - ha detto - si può realizzare la più grande rivoluzione, che è la conoscenza: il migliore ascensore sociale".

"Come fare ordine nel disordine?", è la domanda che hanno posto al Nobel i ragazzi e le ragazze dai 13 ai 18 anni della rete delle scuole popolari di Roma e Bagheria.
L'evento è organizzato dalle scuole popolari Spintime+ (SpintaInPiù) di Roma e We Care di Bagheria. La prima è nata nel 2015 dall'incontro tra Icbie Europa Onlus e Spin Time Labs e gli educatori sono tutti volontari; la Scuola Popolare We Care si trova a pochi chilometri da Palermo ed è nata nel 2019 all'interno dell'associazione culturale Bocs (Arci).
Entrambe le scuole sono in rete con le altre scuole presenti nel territorio e il loro obiettivo è "facilitare la formazione di individui attivi, coscienti di sé e capaci di formulare critiche per la costruzione di una comunità accogliente in cui sapere condiviso", in linea con quanto prevede la Carta della Rete delle Scuole Popolari. La funzione sociale della scuola pubblica, si rileva ancora nella Carta, "è di impedire divergenze classiste, aumentare la mobilità sociale, diminuire la dispersione scolastica, contribuendo alla formazione di una comunità educante in quanto consapevole".

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