Dal nastro di Möbius suggerito dal logo di una casa automobilistica nel traffico intenso del mattino lungo la Roma-L'Aquila ai numeri che controllano i motori di ricerca come Google, alla geometria frattali suggerita da un cavolfiore durante un rapido passaggio al mercato e poi l'analisi dei numeri della pandemia, fino all'analisi che permette a smartphone e tablet di riconoscere le impronte digitali: sono esempi di come la matematica pervada ogni aspetto della vita quotidiana, in un racconto chiaro e divulgativo che si snoda nell'arco di 24 ore. L'autore e' il matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), nel suo libro "24 ore con un matematico" (Piemme, 147 pagine, 16,90 euro).
Emozioni e passione per la scienza e la logica che la governa, insieme all'idea della matematica come di qualcosa di universale, sono il filo rosso di un libro dedicato a una disciplina troppo a lungo etichettata come arida e lontana dalla realta' e che, raccontando la matematica che governa oggetti con i quali abbiamo a che fare tutti i giorni, cerca i nessi di questa disciplina con l'arte, dalla musica alla poesia e alla pittura. Sullo sfondo la scienza e il suo valore per la societa' e la cultura in generale, e la sua vita difficile quando si tratta di incoraggiarla nei giovani e di assegnarle i fondi necessari.
Soprattutto, la scienza in generale e la matematica in particolare sono occhiali molto speciali per osservare il mondo in modo diverso: "studiando questa disciplina - scrive Sebastiani - si acquisisce un modo di ragionare, una metodologia, un approccio, che risulta spesso utile nei campi piu' diversi".
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