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Cervello, un radar per intercettare la coscienza

Cervello, un radar per intercettare la coscienza

In corso i test, strada aperta dal Nobel Rita Levi Montalcini

29 dicembre 2022, 18:38

Redazione ANSA

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Dalle ricerche di Rita Levi Montalcini le prime ricrche sulla coscienza (fonte: Jon Manning da Wikipedia) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dalle ricerche di Rita Levi Montalcini le prime ricrche sulla coscienza (fonte: Jon Manning da Wikipedia) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Dalle ricerche di Rita Levi Montalcini le prime ricrche sulla coscienza (fonte: Jon Manning da Wikipedia) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Un radar capace di leggere i segnali del cervello per rivelare la coscienza, in chi dorme o in chi e' in coma o ancora in chi si trova in stato vegetativo: e' l'ultima frontiera delle ricerche avviate molto tempo fa dal Nobel Rita Levi Montalcini e che adesso stanno diventando realta' . Lo ha detto il neurologo Marcello Massimini, dell'Universita' di Milano e dell'IRCCS Don Gnocchi, nel convegno organizzato in Senato a dieci anni dalla morte di Rita Levi Montalcini, da Fondazione Ebri e Accademia dei XL.

Che scoprire i segreti della coscienza fosse la nuova grande sfida nello studio del cervello, Rita Levi Montalcini lo aveva detto gia' molto tempo fa, ma solo ora e' possibile cominciare a esplorare "un mistero profondo", ossia "come l'attivita' dei neuroni cambia quando non si e' piu' coscienti", ha detto Massimini. Questo campo di ricerca "e' una frontiera considerata insondabile da molti, ma e' importante esplorarla a causa delle implicazione etiche: se non capiamo i meccanismi che determinano la coscienza, non saremo in grado di osservarla negli altri", per esempio nei pazienti in coma o in coloro che escono dalle terapie intensive. E' un campo nel quale l'Italia e' un'apripista, tanto che il gruppo di Massimini ha combinato elettroencefalogramma e stimolazione magnetica transcranica per riuscire a rilevare i segnali caratteristici della coscienza. Al momento si e' visto che quando c'e' coscienza, i segnali generati dal cervello appaiono come un insieme unitario e compatto, difficile da comprimere. Una sorta di musica generata dai neuroni come se fossero un'unica orchestra.

Tra le altre ricerche sul cervello frutto del lavoro di Levi Montalcini ci sono le malattie neurodegenerative, prima fra tutte l'Alzheimer . "Rita Levi Montalcini ha dato un contributo essenziale alla nostra comprensione del cervello", ha detto il presidente della Fondazione Ebri, Antonino Cattaneo. Riferendosi alla complessa rete di connessioni del cervello, ha aggiunto, Rita Levi Montalcini lo rappresentava come una giungla in cui addentarsi e nella quale avrebbe cercato di mettere ordine, ed e' quello che e' successo. La sua scoperta del fattore di crescita delle cellule nervose, l'Ngf: e' stata una guida fondamentale per capire come si costruisce il cervello e come si modifica nella vita adulta".

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