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Vaccini, funziona nei topi lo spray nasale anti Covid

Vaccini, funziona nei topi lo spray nasale anti Covid

Agisce sulla prima via d'ingresso del virus nell'organismo

12 dicembre 2021, 14:55

Enrica Battifoglia

ANSACheck

Particelle del virus SarsCoV2 su una cellula (fonte: NIAID) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Particelle del virus SarsCoV2 su una cellula (fonte: NIAID) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Particelle del virus SarsCoV2 su una cellula (fonte: NIAID) - RIPRODUZIONE RISERVATA

C'è un altro risultato positivo lungo la strada che cerca una nuova strategia per ottenere vaccini capaci di bloccare sul nascere l'infezione, arrestando il virus SarsCoV2 nelle principali vie d'ingresso nell'organismo, come le mucose nasali: funziona nei topi il vaccino anti Covid-19 in forma di spray nasale messo a punto nella ricerca condotta dall'Università americana di Yale. I risultati, pubblicati sulla rivista Science Immunology, indicano che il vaccino spray potrebbe anche essere in grado di contrastare le varianti del virus.

Gli attuali vaccini anti Covid-19 si somministrano con un'iniezione intramuscolare e agiscono stimolando l'immunità nel sangue, ossia in modo sistemico nell'intero organismo. Ma sono sempre più numerosi i ricercatori che considerano più promettente bloccare il virus agendo direttamente sulla via che utilizza per entrare nell'organismo, ossia le mucose nasali.

Nel maggio scorso si studiava in Italia uno spray nasale per trattare i pazienti con una forma lieve di Covid, nella sperimentazione condotta presso il Policlinico San Martino di Genova. In luglio dell'Università britannica di Oxford e i National Institutes of Health (Nih) americani avevano pubblicato risultati incoraggianti dei test su animali del vaccino di AstraZeneca somministrato sotto forma di spray nasale e avevano iniziato i test clinici su volontari sani. In novembre la Russia aveva annunciato la sperimentazione del suo vaccino Sputnik V nella forma di spray nasale.

Adesso il gruppo dell'Università di Yale coordinato dall'immunologa Akiko Iwasaki, con Ji Eun Oh, Eric Song e Miyu Moriyama, indica che la vaccinazione diretta alle mucose nasali fornisce una protezione contro più virus che aggrediscono le vie respiratorie. Condotta in collaborazione con il Mount Sinai Hospital di New York, la ricerca ha sperimentato nei topi il vaccino spray nasale contro i virus dell'influenza e, dopo i buoni risultati ottenuti, si è deciso di procedere con i test del vaccino spray anti Covid, sempre nei topi. Ora la ricerca va avanti su altri modelli animali e, se i vaccini nasali si dimostreranno sicuri ed efficaci anche negli esseri umani, i ricercatori prevedono che potranno essere utilizzati in combinazione con gli attuali vaccini anti Covid-19.

"La migliore difesa immunitaria avviene nelle vie d'ingresso del virus", ha detto Iwasaki. Le mucose hanno infatti un proprio sistema di difesa specializzato nel contrastare virus e batteri con i quali possono venire a contatto tramite l'aria o il cibo; quando si presenta una minaccia, le membrane protettive delle mucose producono le cellule immunitarie chiamate linfociti B, che a loro volta generano gli anticorpi chiamati Immunoglobuline A (IgA). Questi ultimi diventano così la prima linea di difesa attiva nelle mucose di naso, stomaco e polmoni. I risultati indicano che sia i vaccini che agiscono per via sistemica sia quelli che agiscono sulle mucose fanno aumentare gli anticorpi nel sangue, ma solo la somministrazione che agisce sulle mucose nasali stimola la produzione di anticorpi IgA nei polmoni, dove i virus respiratori si annidano per diffondere l'infezione.

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