Giove e' ancora il re incontrastato nel cielo di gennaio 2024, Resta, infatti, l'oggetto piu' brillante, facilmente osservabile per tutta la prima parte della notte, mentre il nuovo anno si apre con un saluto ravvicinato al Sole. Il 3 gennaio, infatti, la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147.100.616 chilometri.. Fra i primi eventi astronomici di rilievo di ogni anno c'è infine il massimo di attività dello sciame di meteore delle Quadrantidi.
"Le prime notti di gennaio - rileva la Uai - sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti", con il picco dello sciame atteso tra le 10,00 e le 11,00 del 4 gennaio, quando da noi sarà già giorno. Di conseguenza, solo nelle ore finali della notte sarà possiile osservare un numero significativo di queste meteore. Anche la Luna, poi, porterà forte disturbo, ci si dovrà accontentare di vedere solo le Quadrantidi più luminose.
Altri due pianeti, invece, giocano a rincorrersi nel cielo di inizio anno: nel corso del mese Saturno sara' raggiunto e sorpassato da Venere, un 'incontro' che sara' al centro di una bella congiunzione nella costellazione del Capricorno. Ma anche Plutone, riclassificato come pianeta nano nel 2006, sara' uno dei protagonisti di gennaio: come osserva l'Unione Astrofili Italiani, nei primi giorni dell'anno cambiera' costellazione dopo ben 17 anni, passando dal Sagittario al Capricorno. Purtroppo, sara' pero' inosservabile, a causa della sua imminente congiunzione con il Sole.
Limitata l’osservabilità serale di Saturno, che ormai tramonta presto ed è visibile al crepuscolo serale nella costellazione dell’Acquario.
Per quanto riguarda gli altri pianeti, il mese di gennaio sara' propizio per ammirare Mercurio, che sara' ben visibile tra le luci dell'alba. Le condizioni di osservabilita' di Urano sono simili a quelle di Giove, quindi molto buone, e nella prima parte della notte sara' possibile individuare anche Nettuno. Marte, invece, rimane ancora molto basso sull'orizzonte e sara' dunque poco visibile.
Tra le costellazioni, la protagonista del cielo invernale e' quella di Orione, la cui figura e' 'disegnata' da alcune delle stelle piu' brillanti come Betelgeuse, Bellatrix e Rigel. Il cacciatore Orione e' accompagnato in cielo dai suoi due cani: le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, l'astro piu' brillante, e del Cane Minore, dove brilla Procione, un'altra stella facilmente identificabile. La brillantezza di Sirio e' dovuta sia alla sua luminosita' intrinseca, che e' 25 volte quella del Sole, sia alla sua vicinanza: si trova, infatti, a soli 8,6 anni luce ed e' percio' uno degli astri piu' vicini alla Terra. In una notte limpida senza Luna e' persino in grado di proiettare a terra una leggerissima ombra degli oggetti.
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