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La sonda Cassini pronta al gran finale, con tuffo su Saturno

La sonda Cassini pronta al gran finale, con tuffo su Saturno

Flamini (Asi), tra le missioni più importanti dell'era spaziale

13 settembre 2017, 17:53

Redazione ANSA

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Rappresentazione grafica della sonda Cassini nell 'orbita di Saturno (fonte: NASA/JPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentazione grafica della sonda Cassini nell 'orbita di Saturno (fonte: NASA/JPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentazione grafica della sonda Cassini nell 'orbita di Saturno (fonte: NASA/JPL) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo aver sfrecciato per sei mesi fra gli anelli di Saturno, la sonda Cassini non è mai stata così vicina al 'suo' pianeta: aveva raggiunto Saturno ben 13 anni fa e adesso è pronta a tuffarsi nell'atmosfera giallastra del pianeta degli anelli. Sarà una discesa rapidissima, il cui inizio è previsto poco prima delle 14,00 italiane del 15 settembre. Tutto durerà una manciata di minuti, ma sarà un gran finale degno di una missione storica, nella quale l'Italia ha avuto un ruolo di primo piano. L'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ha infatti organizzato la missione al fianco di Nasa e Agenzia Spaziale Europea (Esa).



Il conto alla rovescia per l'ultima impresa di Cassini è già partito presso il centro di controllo della missione presso il Jet Propulsion Laboratory (Jpl) della Nasa a Pasadena (California). La sonda è in forma perfetta: "tutti gli strumenti stanno funzionando e tutto è pronto per il tuffo finale nell'atmosfera di Saturno", ha detto all'ANSA il coordinatore scientifico dell'Asi, Enrico Flamini, che sta seguendo le ultime fasi della missione dal Jpl. "L'orario per il gran finale è confermato e la discesa della sonda sarà rapidissima, durerà appena qualche minuto", ha aggiunto.

"Molti degli strumenti a bordo - ha proseguito - continueranno a funzionare finché non si perderà il segnale". Nella discesa attraverso l'atmosfera, fatta soprattutto di idrogeno molecolare e di elio, molti strumenti della sonda saranno attivi, come lo spettrometro italiano Vims, che potrà fornire una sorta di ritratto chimico dell'atmosfera.

L'Italia continuerà a seguire la missione anche da Terra grazie al Sardinia Radio Telescope (Srt), che in questo modo debutterà nelle prime osservazioni nell'ambito del Deep Space Network, la rete internazionale dei radiotelescopi che segue le missioni interplanetarie.

Si prepara così un addio spettacolare a una missione destinata a restare nella storia come una delle più importanti e avventurose dell'era spaziale. Lanciata il 15 ottobre 1997, la sonda Cassini ha funzionato per 20 anni collezionando un primato dopo l'altro.

Entrata nell'orbita di Saturno 10 giugno 2004, dopo un viaggio di sette anni attraverso il Sistema Solare, il 14 gennaio 2005 Cassini ha salutato il suo piccolo passeggero, il lander Huygens, sceso sulla più grande luna di Saturno, Titano, per regalare immagini straordinarie di monti e fiumi di idrocarburi. Il 10 settembre 2007 è stata la volta del primo sorvolo di Giapeto e il 28 ottobre 2015 è arrivata la scoperta dei geyser di Encelado, la luna che sotto i suoi ghiacci nasconde un oceano di acqua liquida che potrebbe ospitare forme di vita.

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